Il mistero del calzino spaiato

C’è una questione grave che non riesco mai a risolvere, è il mistero del calzino scomparso.
Per quanto mi impegni, e giuro lo faccio veramente, spesso e volentieri mi ritrovo con i calzini spaiati.
Non ho ancora scoperto come questo succeda, se scompaia in lavatrice, si nasconde nel cassetto oppure se lo mangia la tartaruga. Il fatto è che il conto non torna mai.
Il calzino fuggitivo a volte ritorna, quando ormai avevo perso le speranze e subito ne sparisce un altro. Forse giocano tutti quanti a nascondino e ovviamente a qualcuno tocca cuccare. E’ un problema diffuso, ed è uno dei misteri più misteriosamente misteriosi che inquietano il genere umano.
Ceste di calzini spaiati che, dico io, dicono tutti, pure se fossero andati a finire sotto il letto, dietro i mobili, in un altro bucato, dentro a una scarpa, prima o poi uscirebbero fuori e si riappaierebbero, e invece no: il secondo calzino scompare inghiottito da qualche entità astrale, scompare nel buco dell’ozono....e tentare di interrogare i miei animali domestici ?…magari ne sanno più di quanto possa immaginare.
Qualcuno dice che, lavati in bucati diversi, magari si tingono e uno non li riconosce più come coppia: niente di più falso. I calzini spaiati hanno fogge completamente diversi, e non credo che il bucato cambi loro anche la trama del tessuto, il modello e il disegno.
L’unica soluzione che ho trovato sarebbe quella di comprare tutti i calzini uguali, ma tutti tutti. Così non sarebbero più spaiati, solo ogni tanto qualcuno rimarrebbe da solo, per un po’ di tempo, ma almeno la mattina non impazzirei a vestirmi...

...ma il mistero non sarebbe comunque risolto.

lunedì 3 dicembre 2018

CI VUOLE NASO..E' Arrivato il CLOWNDARIO 2019

E' arrivato il momento di svelarvi tutto (o quasi)! Vi presentiamo la copertina del CLOWNDARIO 2019.
Scoprirete le illustrazioni dei nostri amici, vi abbiamo già presentato i primi tre artisti, tenetevi pronti, presto arriveranno anche gli altri.
Ma ricordate: CI VUOLE NASO
Sostenete i Clown Dottori di CI RIDIAMO SU con il calendario che vi mette il sorriso ;)
Potete trovarlo da:

🔴 NaturaSì Ragusa
🔴 Irene Bonbon - Modica
🔴 Toys in - Scicli
🔴 BIRO BLU - Comiso
🔴 Kaleydos - Vittoria
🔴 Fna - Patronato Epas Acate

lunedì 26 novembre 2018

dal 6 al 27 nov '18 - La Casa don Puglisi e la Fiaba di Natale

'Casa don Puglisi', il Presepe della città coinvolge duemila bambini delle scuole di Modica. Assenza: «Un cammino educativo con gli alunni per risvegliare il 'meglio della città'» «Un calzolaio, senza sua colpa, era diventato così povero che non gli restava altro se non un pezzo di cuoio per fabbricare un paio di scarpe. Le tagliò di sera per farle il giorno dopo; e siccome aveva la coscienza pulita, andò tranquillamente a letto, si raccomandò a Dio e si addormentò». Inizia così la fiaba 'Gli gnomi e il calzolaio' dei fratelli Grimm che quest'anno accompagna circa duemila bambini delle scuole dell'infanzia e della primaria di Modica in un percorso verso una 'costruzione' condivisa del Presepe della città, ormai divenuto una tradizione non solo per la 'Casa don Puglisi' che lo ospita, ma per tutta Modica. Quest'anno una novità. Le fasi preparatorie del presepe si tengono nella Scuola 'San Benedetto', accanto al Monastero delle Suore benedettine. Ampi spazi che sono stati messi a disposizione per incontrare un centinaio di bambini per ciascun turno. Viene presentata loro la fiaba grazie al lavoro di alcuni operatori di due associazioni: i clown dottori di 'Ci Ridiamo Su' di Ragusa e 'Officina Socialmeccanica operatrici di teatro sociale' di Catania. Una rappresentazione di 45 minuti grazie alla quale i bambini non restano spettatori, ma diventano protagonisti, 'coautori' della narrazione. E ciascun bambino dà il proprio contributo personale: un pezzetto di stoffa che servirà poi per allestire il presepe che sarà fruibile il mese prossimo (le date verranno comunicate a breve) alla 'Casa don Puglisi'. L'iniziativa è curata da Giulia Denaro e Salvatore Spadola, con la collaborazione di Irene Cerruto e Giulia Calabrese. I primi incontro sono già iniziati. I bambini arrivano e il primo stupore è il panorama che si scorge dalla collina in cui è posto l'Istituto San Benedetto: «Che bello!», quasi in coro. Poi l'invito al silenzio: si sistemano in un ambiente che è stato preparato per loro con cura e inizia il racconto, reso in modo straordinariamente efficace tra luci, ombre, burattini, personaggi in campo, scene, voce che entra in dialogo con i bambini, loro partecipazione... alla fine la consegna è: custodiremo nel cuore quanto abbiamo vissuto e capito, i messaggi ascoltati con al centro l'invito ad essere sempre attenti. Attenti alla vita, resa buona da una laboriosità che si affida, dalle sorprese, dai giorni speciali come i giorni di Natale. «Quest'anno il presepe della città ha al centro la vita della gente comune – spiega il direttore della Caritas, Maurilio Assenza -, in quella che deve essere normalità se vogliamo restare umani: i legami belli della famiglia e del lavoro, anche se spesso - come accade oggi per molte famiglie - non si riesce ad arrivare alla fine del mese, e però si resta onesti, ci si affida a Dio, si cerca di capire quello che accade. Come ogni anno il presepe proposto dalla Casa don Puglisi è allora 'della città', non solo perché sarà un manufatto comunitario e il culmine di un cammino educativo con i bambini delle scuole, ma perché vuole risvegliare il 'meglio della città': la vita semplice e responsabile che, a Natale, diventa 'veglia', ovvero, accendere una luce per saper cogliere i doni che riceviamo senza meriti e senza misura. Vogliamo accendere le luci del cuore e così risvegliare gratitudine per quanto di vero, nobile e buono ci è dato senza nostro merito: la vita, la fede, le relazioni! E gli immigrati... In un passaggio della fiaba si parla di gnomi che lavorano di notte: fa pensare ai tanti lavori che noi italiani non facciamo e fanno gli immigrati, fa pensare a come i conti dello Stato e della natalità quadrano meglio grazie al lavoro di tanti immigrati. Come nella fiaba, la gratitudine diventa spontaneo e concreto impegno a rivestire di dignità chi ne è privato, perché nella vita di tutti ci sia gioia vera. Per questo – conclude Assenza - sarà doppia la sorpresa: nell'allestimento che come gli altri anni sarà frutto di tanta creatività e arte ma anche una novità che vedrà la visita articolata quest'anno in più ambienti e momenti, che apriranno orizzonti di luce e suggeriranno passi di bene nell'essere insieme città»

mercoledì 8 febbraio 2012

“ Trucco e costume ”: 11-12 febbraio '12

“ Trucco e costume ”


Dalle società primitive alle figure classiche del circo, capire il perché del trucco e del costume e sperimentarsi in essi nella più totale libertà… Un viaggio alla scoperta della voce interiore che spinge il clown a scegliere il proprio trucco e il proprio abito come espressione delle sue passioni e del suo modo di essere, speciale, estremamente individuale, primo e fondamentale passo per la piena realizzazione del sé clownesco. Molto vicino alla realtà infantile, questo laboratorio, partendo dalle innate doti ludiche e ideative del bambino, ne rafforza e sviluppa l’autostima, la creatività, l’accettazione di sé, limiti e punti di forza, e il valore che l’individuo ha nel lavoro di gruppo.  

CONTENUTI DEL CORSO

  • Training fisico
  • Esercizi-gioco di ascolto fiducia contatto
  • Giocare con la creatività –io penso, io faccio-
  • Esercizi-gioco sulle emozioni umane –riconoscerle accettarle, esprimerle-
  • Il naso rosso –la maschera più piccola del mondo-
  • Storia del clown -dalle società primitive ad oggi- immagini dal mondo
  • Respirazione e musicalità del clown
  • L’uso del naso -esercizi-gioco individuali, di coppia e in gruppo-
  • Dalla bestia al clown, giocare con le tappe dello sviluppo umano
  • Giocare con la musica –libera espressione del sé nello spazio-
  • Esercizi-gioco individuali e in coppia, ricerca del trucco
  • Esercizi-gioco individuali e in coppia, ricerca del costume
  • Sperimentazione del sé clown nel trucco e nel costume
  • Uso del costume, esercizi-gioco individuali, di coppia e in gruppo
A cura di 
Giuliano Napoli (dott. Pastrocchio)
Alessandra Romagnoli (dott.ssa Girina)

giovedì 12 gennaio 2012

Psicologia della Relazione d’aiuto: 14-15 gennaio '12


Psicologia della Relazione d’aiuto

All’interno degli step formativi del corso per Volontari del Sorriso, il modulo di Psicologia della relazione d’aiuto ha l’intento di fornire delle fondamentali informazioni e delle “chiavi di lettura”:

  • Verso sé stessi: come gestire le proprie emozioni, come mantenere i confini di personalità, come mantenere un equilibrio

  • Verso l’utenza: come lavorare con le diverse utenze

  • Verso il contesto: per contesto intendiamo non solo il contesto di intervento  (l’ospedale, la casa di riposo…) ma anche lo stesso far parte di un’associazione ed esserne rappresentante. Questo vuol dire “viversi ad un livello collettivo” .

Si proporrà un breve excursus tra alcune teorie psicologiche che fanno da caposaldo alla comprensione – di sé e dei contesti -  e alle tecniche che ci pongono in maniera corretta all’interno della relazione d’aiuto, dall’ascolto al con-tatto all’utilizzo del pensiero magico,  degli oggetti e del proprio corpo…. Nell’ottica del rispetto, della delicatezza e del “dare e ricevere in amore”.
Ci sarà l’occasione di giocare. Sperimentarsi in laboratori di trasformazione degli oggetti, racconta storie, e in visualizzazioni guidate.
Sarà un occasione per conoscere meglio se stessi, nella consapevolezza che il vero ascolto di sé permette il vero incontro con l’altro. 

giovedì 17 novembre 2011

NASI ROSSI Corso di formazione base in Clown e Clownerie Sociale con Bano Ferrari 18-19-20 nov '11 ACIREALE

NASI ROSSI - Corso di formazione base in Clown e Clownerie Sociale
con Bano Ferrari

Direzione scientifica: prof.Claudio Bernardi
Università Cattolica del Sacro Cuore Milano


Acireale, 18 – 20 Novembre 2011
Sede del Corso: Centro di Cultura per lo Sviluppo Via Marchese di Sangiuliano, 79 – Acireale

E-mail: cdc.acireale@unicatt.it  - Tel. 095-894190 Fax 095-894929

«L’humour è un eccellente antidoto allo stress. Poiché le relazioni umane amorevoli sono cosi salutari per la mente, vale la pena sviluppare un lato umoristico. Ho raggiunto la conclusione che l’umorismo sia vitale per sanare i problemi dei singoli, delle comunità e delle società. Sono stato un clown di strada per trent’anni e ho tentato di rendere la mia vita stessa una vita  buffa. Non nel senso in cui si usa oggi questa parola, ma nel senso originario. “Buffo” significava buono, felice, benedetto, fortunato, gentile e portatore di gioia. Indossare un naso di gomma ovunque io vada ha cambiato la mia vita »
Patch Adams

PREMESSA E FINALITA’
La Clownerie viene oggi utilizzata in molti ambiti educativi, sociali, terapeutici (scuole, quartieri, famiglie, oratori, case di riposo, ospedali, centri per disabili, carceri, comunità terapeutiche e psichiatriche ecc.). Questa disciplina può essere utilizzata sia da clown professionisti come da clown volontari, da operatori sociali, da educatori, da insegnanti, da personale medico e paramedico. Il fine principale della Clownerie è quello di far ridere e di portare una visione positiva, divertente e quindi vitalmente nuova in tutti gli ambienti e in tutte le esperienze quotidiane di vita.

OBIETTIVI
Il corso intende promuovere un approccio alla Clownerie (o al teatro-clown) come strumento educativo, pedagogico e terapeutico e fornire ai partecipanti delle competenze e delle tecniche di base immediatamente spendibili nel proprio ambito professionale e/o di volontariato, in relazione alla costruzione del proprio clown, alle gag, alle tecniche di improvvisazione, alle modalità di costruzione del comico, agli utilizzi nelle aree educative e sociali.
METODOLOGIA
Il corso è strutturato attraverso esercizi individuali e di gruppo, studio e conoscenza di tecniche e gag della tradizione, inizio di ricerca del proprio clown.
DESTINATARI
Educatori, volontari, insegnanti, personale medico e paramedico, operatori sociali, animatori e quanti sono interessati alla Clownerie per motivi personali, di studio, di lavoro e di volontariato.
ORGANIZZAZIONE E TEMPI
Il corso, della durata di 20 ore, si terrà da venerdì 18 novembre a domenica 20 novembre 2011.

DIREZIONE SCIENTIFICA
Prof.Claudio Bernardi, docente di Antropologia del Teatro presso Scienze e Tecnologie delle arti e dello spettacolo (STARS) Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
DOCENTE
Bano Ferrari, attore, clown di fama internazionale, regista, autore di libri sul teatro, direttore artistico di diverse rassegne teatrali, docente, esperto in attività pedagogica. Ha iniziato l'attività teatrale confrontandosi con i metodi di lavoro elaborati da Eugenio Barba e Jerzy Grotowski per poi sviluppare una personale ricerca attorno alla figura del clown avendo tra i maestri I Colombaioni e Bolek Polivka. Nell'arco di oltre trent'anni di attività, accanto al lavoro artistico sul palco, ha sviluppato una serie di esperienze nel campo del disagio, tra cui a Milano col C.R.T., col Carcere di San Vittore, con l'Università Cattolica, con la Fondazione Exodus diretta da Don Mazzi, a
Roma con l'Università Pontificia Salesiana, con la Facoltà di Scienze dell'Educazione e l'Istituto Superiore delle Comunicazioni Sociali. Ha svolto attività didattica e di alta formazione presso diversi atenei italiani. Nel 2007 per il suo lavoro continuo e intenso con i minori, l’Unicef gli ha conferito il riconoscimento di Esperto Qualificato per il Recupero di Minori in Difficoltà (Senior Expert Consultant in Children Malaise).
MATERIALE DA PORTARE
I partecipanti dovranno portare abiti comodi che permettano la massima libertà di movimento anche a terra, un paio di scarpe dalla suola possibilmente liscia, calzini antiscivolo.
CERTIFICAZIONE
A quanti frequenteranno almeno l’80% del corso sarà rilasciato un certificato di partecipazione.
COORDINAMENTO
Dott.ssa Grazia Brex, Direttore del Centro di cultura per lo sviluppo – Acireale (Ct).
TUTOR
Dott.ssa Maria Gabriella Leonardi

L'ArtE del CloWn: le bAsi 3-4 dicembre '11

Il corpo è la parte della nostra persona che conosciamo di meno, ma è allo stesso tempo la parte con cui possiamo comunicare qualcosa di noi stessi (i nostri sentimenti,le nostre gioie, le nostre passioni, abitudini…) agli altri.
Le clownery sono uno dei tanti modi per conoscere il nostro corpo. Il clown è una persona che conosce a fondo il proprio corpo, le proprie possibilità e con qualcosa di semplice vuole comunicare la sua vita, le sue gioie.
L’aspetto più profondo del clown è la gioia. E’ la gioia di poter creare qualcosa, una gioia che contiene le angosce, le difficoltà, il lavoro.
Questo corso non vuol far diventare tutti dei grandi clown, ma con tutta semplicità vuol far conoscere la propria persona, il proprio corpo, gli altri, la gioia, tutte le cose che la vita ci trasmette ogni giorno.      
“Un viaggio che parte dal togliersi tutte le machere del quotidiano, per mettersi quella autentica e vera del nostro clown (bambino interiore).

Un viaggio che dal cuore arriva alla luna, per imparare, per giocare, per stupirsi, per donare, agli altri lo spettacolo più bello del mondo.”

Il laboratorio prevede l’ approccio al clown attraverso una serie di esercizi propedeutici, ed una profonda ricerca di se stessi, poiché il clown altro non è che il nostro bambino interiore alimentato dai nostri capricci, dalle nostre passioni, illusioni e disillusioni.
Il laboratorio prevede esercizi di lavoro su se stessi ed il gruppo (fiducia, contatto, coraggio, energia), lo sviluppo della percezione al livello emotivo e corporeo, lo studio delle tecniche tradizionali del clown, dallo schiaffo alla caduta, da cenni di acrobatica alle gag classiche, fino alla capacità di esternare tutto ciò in quello stato di ingenua purezza che è il clown.


A cura di Francesco Pisani (Dott. Bazar)

Improvvi...Si...Amo! Improvvisazione Teatrale I° livello 12-13 Novembre

Il Clown è essenza...è emozione....è incontro unico e irripetibile con l'Altro da sé nella più pura accoglienza, umiltà ed amore.

Il Clown Dottore ed il Volontario del Sorriso lavorano con l'improvvisazione … ma non s'improvvisano tali.
Hanno centratura e consapevolezza dello spazio in cui si muovono, stando costantemente in relazione con il “demenziale” dentro di sé, che permette loro di ribaltare la situazione da negativa in positiva.

Questo laboratorio è un incontro con la propria parte demenziale. Impareremo a conoscere lo spazio e a muoverci al suo interno con equilibrio. Acquisteremo tecniche per la centratura e il risveglio dell'attenzione verso sé stessi e il gruppo. Scopriremo il nostro corpo e la sua “presenza”, il suo “stare” … semplicemente … in uno stop.
Accarezzeremo la dinamica dell'incontro come momento unico e irripetibile, generatore di comicità non replicabile per l'unicità di ciascuno di noi e di ciascuna circostanza.

Lavoreremo sulle aspettative di cui carichiamo noi stessi e gli altri e che c'impediscono di regalarci “il momento”,e lavoreremo sulla sintonia del gruppo e il livello di empatia che un gruppo può raggiungere.
Il tutto attraverso la meraviglia del gioco.
Cominceremo a scoprire la comicità verbale di ciascuno giocando con parole e storie e ci affacceremo alla scoperta della comicità fisica.
Incontreremo il suono e il ritmo come base di ogni tempo.
Impareremo che siamo noi stessi la prima risorsa del nostro essere clown....


Contenuti del corso
  • L’acquisizione di tecniche di attenzione e concentrazione attraverso il gioco
  • La conoscenza dello spazio e la possibilità di muoversi al suo interno con equilibrio.
  • L’empatia e l’incontro con l’altro
  • Le aspettative che ci limitano
  • La comicità verbale
  • La comicità fisica
  • Lo spazio, il tempo ed il ritmo

lunedì 7 novembre 2011

Comicità è salute, 1° livello: la scintilla del cambiamento. 29 e 30 Ottobre '11


Il metodo “COMICITA’ E’ SALUTE ®”, applicato da LEONARDO SPINA e SONIA FIORAVANTI fin dal 1990, è l’articolazione della Gelotologia, la disciplina che studia ed applica le potenzialità del ridere e delle emozioni positive in funzioni di terapia, prevenzione, riabilitazione, formazione.
COMICITA’ E’ SALUTE ®” è un efficace mix di tecniche psicologiche e teatrali, basato su solidi presupposti scientifico-antropologici. Esso si sviluppa mediante un laboratorio teorico pratico.
La parte teorica è costituita da elementi di psicofisiologia del ridere ed antropologia del comico.
La parte pratica è costituita da tre percorsi: il primo mette in gioco il corpo in esercizi di fiducia, contatto, ascolto empatico, espressività. Il secondo mette in moto la mente, al fine di attivare un ragionamento altro, il pensiero laterale, mediante la scrittura umoristica. Il terzo coinvolge il profondo della persona mediante visualizzazioni guidate alla ricerca della parte gioiosa, fanciulla che ognuno di noi nasconde e/o reprime.
Quando: sabato 29 e domenica 30 ottobre 2011; ore 9.30 – 18.30 Durata: 16 ore

Nel nostro quotidiano, stretti tra gli avvenimenti tragici del mondo ed i nostri piccoli grandi guai, a volte perdiamo di vista le (non poche) cose che fanno della vita un'esperienza degna di essere vissuta.
Stress, tristezza, depressione, possono portarci dritti alla malattia, come la scienza ha ampiamente dimostrato.
Come è possibile invertire questa tendenza?
C'è un modo semplice, dentro di noi, la riscoperta di quello che gli antichi sapevano perfettamente:
“ UN CUORE GIOCOSO FA BENE COME UN FARMACO", si legge nella Bibbia.
"CHI HA IL CORAGGIO DI RIDERE E' PADRONE DEL MONDO" asseriva Giacomo Leopardi.
Si tratta di opporre il riso alla sciagura: rigenerare corpo e mente con l'esercizio del ridere: le ultime scoperte della psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) si accordano con gli antichi miti e testi.
“CHI E' MUSONE, TRISTE E DEPRESSO NON RIESCE A TENER LONTANE LE MALATTIE“ suggerisce Susumo Tonegawa premio Nobel per la medicina.
Con questo metodo, ormai sperimentato dal 1990, con persone di ogni tipologia, è possibile imparare ad assumere una forma mentale nuova, che ci consenta di guardare la realtà da altri punti di vista, per primo quello umoristico.
Quando ridiamo, avviene dentro di noi un profondo cambiamento psico-fisico: se ne giova l'intero organismo, il nostro io profondo,l'idea stessa che abbiamo della realtà ; e quando tali cambiamenti diventano stabili, si giunge ad una sorta di sorriso interiore che noi avvertiremo come serenità e benessere e gli altri come disponibilità ed amore.
"RIDI E SAPRAI DI PIU' SU TE STESSO", conferma il poeta latino Marziale.
Con COMICITA' E' SALUTE ti proponiamo una esperienza unica in Italia, frutto di ricerche decennali che spaziano su campi assai vari: dalla psicologia all' antropologia culturale, dalla scrittura umoristica alla comicità ed all' espressività del corpo, fino alla pratica delle visualizzazioni guidate. Il metodo è composto di cinque parti, continuamente alternate tra loro.
Per quanto riguarda la prima si approfondisce la psicologia dell'umorismo, da Freud fino alla teoria della comunicazione, per approdare alla PNEI.
Per un altro verso partendo dal Mito e giungendo fino ai nostri giorni, si evidenzia l'enorme spessore che il ridere ha nella cultura umana.
La parte pratica del laboratorio mette le persone direttamente in gioco, per tentare di superare rigidità, schemi mentali e sociali: un primo percorso vede in gioco il corpo, principale veicolo di comicità, con semplici esercizi-gioco, tesi a far lievitare le possibilità'espressive e comiche dei partecipanti.
Un ulteriore percorso prevede di usare l'umorismo verbale per lavorare sulla mente, attraverso lo scompaginamento dei consueti binari del linguaggio,: si impara così a costruire giochi di parole, barzellete ecc…
L'ultima parte è un viaggio interiore alla ricerca della componente bambina che tutti possediamo, ed avviene tramite visualizzazioni guidate, per ricongiungerci alla parte di noi che detiene le energie più genuine, quella dell'intuizione, dell'istintività, del gioco, del riso, appunto.

giovedì 27 ottobre 2011

Ops...ridere a scuola? Venerdì 28 ottobre ’11 - ore 11 Istituto “F. Besta” - Ragusa


Venerdì 28 ottobre ’11  -  ore 11  Istituto “F. Besta” - Ragusa

Usare “il grimaldello del ridere e delle emozioni positive” all'interno del gruppo-classe permette di far emergere, affrontare e gestire anche le più nascoste dinamiche interpersonali o le problematiche dei singoli.
La partecipazione all’incontro è rivolta al personale docente, operatori sociali, genitori e a tutti i curiosi che volessero avvicinarsi/conoscere la Clownterapia. 

Relatore: Dott. Leonardo Spina Attore, autore, gelotologo. Presidente della Federazione Internazionale !Ridere per Vivere!

CLOWN da …Tè - Venerdì 28 ottobre EPPI’ AUAR con CI RIDIAMO SU’


CLOWN da …Tè

VENERDI 28 OTTOBRE dalle ore 19.30 alle 22.30 circa a LA SINGOLA CAMERA DA Tè a MODICA, EPPI’ AUAR con CI RIDIAMO SU’ associazione di Clownterapia.


CI RIDIAMO SU’ organizza un EPPI’ AUAR sociale, per inaugurare la loro stagione con serie di attività che hanno come obiettivo la diffusione e la sensibilizzazione dell'importanza del ridere e delle buone emozioni nei processi di prevenzione, riabilitazione, terapia e formazione.

CI RIDIAMO SU’ opera mediante la figura del Clown Dottore e del Volontario del Sorriso (professionalmente formati) negli ospedali, con i bambini, le persone anziane, i diversabili, nelle scuole, in missioni umanitarie e in tutte le situazioni di disagio socio-sanitario
Proiezioni, incursioni clown, abbracci ed emozioni in un appuntamento che porterà il sorriso stampato sulla faccia.

Vi aspettiamo a braccia aperte per festeggiare l'autunno con una serata all'insegna dello stare insieme, per conoscere i clown dottori e i volontari del sorriso, per sostenerli e divertirsi insieme a loro

Te' e aperitivo dolce a 5 € :

I nostri te' accompagnati dal pane,le marmellate e i dolci di Singola.

Buffet vegetariano 12 € :
Scaccette, sfincione palermitano

Verdure e Salvia in pastella

Polpettine di ceci e finocchietto selvatico

Lasagne fresche con zucca e alloro.

Sformato di riso con borragine e ricotta.

Caponata autunnale

Insalata autunnale con melograno e salsa yogurt

Crispelle di riso al miele ibleo

Parte del ricavato della serata sarà devoluto all’associazione CI RIDIAMO SU’ a sostegno dei suoi progetti di clown terapia - ww.ciridiamosu.blogspot.com

CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DEL SORRISO 2011-2012


CI RIDIAMO SU' associazione socio-sanitaria-culturale in clownterapia organizza:


CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI DEL SORRISO 2011-2012
1° step della Scuola Europea di Alta Formazione per Clown Dottori e Gelotologi " Norman Cousins"
Il VOLONTARIO DEL SORRISO è un clown, riceve una formazione specifica e accurata per poter operare in contesti socio-sanitari in difficoltà.
La formazione serve a fissare l’identità della nostra Associazione, a fornire una visione olistica dell’ essere umano (corpo, emozioni, mente, spirito), a provocare ed accompagnare i cambiamenti di personalità necessari per dare amore, serve a fornire elementi di base (espressività, tecniche ludiche, consapevolezza, relazione d’aiuto ecc..) utili alle attività che andrà a svolgere.
I Volontari del Sorriso sono di fatto “animatori socio sanitari”, in grado di portare l’energia del sorriso e del riso come aiuto concreto creativo in luoghi di disagio come gli ospedali, centri anziani, emergenze, piazze e luoghi delle nostre città dove c’è da portare buon umore, allegria, gioia, calore, amore.
L’aiuto concreto creativo consiste nell’animazione, nella proposta di giochi, spettacoli, performances, uso di marionette e di burattini, sempre nel contesto della comicoterapia. L’intervento è effettuato dagli operatori in equipe di 3/5 persone.
Il corso, organizzato dall’associazione !CI RIDIAMO SU!, è tenuto da docenti della Federazione Internazionale RIDERE PER VIVERE e a cura dell’Istituto di Ricerca, Documentazione e Formazione sulla Gelotologia e sulle Nuove Scienze “HOMO RIDENS” di Roma ormai da molti anni punto di riferimento nazionale sull’importanza del ridere e delle sue applicazioni teoriche pratiche.
Il Corso rappresenta il 1° step della Scuola Europea di Alta Formazione per Clown Dottori e Gelotologi " Norman Cousins" con sede ad Orvieto alla Terra del Sorriso
Il corso avrà una durata di 7 week end (sab e dom) non consecutivi da fine ottobre a i primi di marzo.
Ciascuno di 16 ore (9.30 – 18.30) per un totale di 104 ore + 10 ore di tirocinio. Sede: Ragusa
7 week-end di incontri vissuti in modo professionale:
- Gelotologia: il metodo Comicità è salute : “La scintilla del cambiamento
- Impro-Clown -Educazione all’ascolto attivo
- Arte del Clown- Le basi
- Psicologia della relazione di aiuto (Esperenziale)
- Arte de Clown - Trucco e costume
- Arte del Volontario del Sorriso
- Presenza e Consapevolezza del Clown, Storia, le possibilità, Scultura di palloncini
Al termine, un periodo di tirocinio (dunque saremo già operativi) e ritorni in formazione costante che realizzeremo in base alle esigenze comuni..
Trattandosi di una scuola non è possibile seguire un unico seminario o scegliere di essere presenti alcuni si e altri no. La scuola è, appunto, una scuola: l'insieme dei week-end forma un unica architettura da conoscere nella sua completezza. Il Gruppo ha bisogno di tutti noi.
Si richiede un forte motivazione più che di talento in senso ampio, voglia di lavorare su se stessi e col gruppo, di "mettersi in gioco", di intraprendere un percorso di osservazione delle proprie fragilità e dei propri “fiaschi”
Il corso è rivolto a tutte le persone maggiorenni che vogliano dedicare un po’ del loro tempo a gli altri e nello stesso tempo imparare a ridere di se stessi divertendosi a scoprire il proprio clown.
Per info e iscrizione al corso mandare una e-mail a ciridiamosu@gmail.com ed inviare il proprio curriculum vitae

venerdì 30 settembre 2011

Vivere..Amare

Quando siete di cattivo umore e pensate sia solo colpa del mondo in cui vivete,
quando credete che le persone di buonumore in realtà sono ingenue o superficiali,
quando contate su un amico e scoprite che l'amicizia è solo un'utopia,
quando un amico vi tradisce, quando non c'è o non vi capisce,
quando v'accorgete che qualcuno vi ha abbandonato,
quando fate affidamento su un amore e capite che anch'esoo, un giorno o l'altro, finirà,
quando camminate soli con nessuno per mano, quando non vi va di vedere la gente,
quando vi sentite soli, contro tutti,
quando non c'è nessuno che vi possa aiutare, quando non c'è nessuno che vi voglia aiutare,
quando avete una delusione, quando piangete per un'illusione,
quando smettete di sognare, quando sentite che che non ce la potete fare,
quando fate fatica a respirare, a sentire i battiti del vostro cuore,
quando vi criticano e vi disprezzano,
quando vi chiudete nel vostro mondo e la vita vi sembra una barca già affondata per metà,
quando piangete e non sentite più la forza, quando la vita perde ogni senso,
quando non vi batte più il cuore per un tramonto o un'aurora, quando una rosa non vi emoziona,
quando il buio diventa la vostra tana per difendervi dal mondo, per difendervi dalle emozioni,
per difendervi da altri sogni che andranno infranti, e scoppieranno come una bolla di sapone,

lottate,

mettetecela tutta, correte, saltate l'ostacolo più alto, nuotate nel più tempestoso dei mari,
volate, aggiustate le vostre ali spezzate, arrivate fino alla stella più luminosa,
andate sempre più in su, arrivate in alto senza guardare giù, sorridete, perchè tutto cambierà;
dovete solo aspettare, e aprire agli altri il vostro cuore, guardare il sole, guardare i colori,
immaginare un mondo che da bianco e nero improvvisamente cambia in meglio.

Così facendo scoprirete quanto siete fortunati.

Amate, anche se può sembrar rischioso, buttatevi a capofitto senza temere,
sognate, fatelo, perchè senza sogni non si vive,
se smetterete di sognare perderete voi stessi e nessuno vi potrà ritrovare.

Vivete, perchè la vita è una sola, non c'è una seconda occasione,
e un giorno guardando indietro ringrazierete chi vi dice le cose che arrivano dritte al cuore.

Un ultima cosa:

non abbiate paura, conoscete il coraggio,
se dovete dire una cosa ditela, se dovete farla, fatela,
se dovete dare un addio è ora, se dovete dare un bacio datelo.

Se vi accorgete che stavate sbagliando percorso, abbandonatelo subito,
se vi accorgete di non amare più, ditelo
e se troverete la giusta via, o una nuova o una che avevate abbandonato da tempo
e non ve ne eravate accorti, non esitate a prenderla...
in fondo alla strada, proprio dietro l'angolo, c'è qualcuno che vi aspetta.
Se non c'è qualcuno, arriverà presto perchè la vostra vita migliorerà
e quando siete ottimisti sarete accompagnati dal buon umore,
quando siete di buonumore avete un'aura positiva che attira a voi le persone e fa stare bene.

Le fa sentire meglio.

Sta a voi decidere.

giovedì 8 settembre 2011

Abbiamo lasciato il cuore a Sorano (Gr) e adesso ci risponde :


"Un saluto a tutti, sono Cristina della casa di Sorano (?) ,Vi scrivo con l'onnipresenza dei miei 'pupattoli', Valerio e Marina, per un ringraziamento dal vivo per l'esperienza soranese: nel nostro ricordo siete stati l'esperienza più ammaliante sia per grandi che per piccoli (l'unico punto su cui la famiglia ha concordato all'unanimità!)... Cosa strana è che addirittura sia diventata per i grandi motivo di riflessione sociale e individuale comunciando a cercare, anche nei rapporti tra adulti, quell'ingrediente fondamentale che nella comunicazione fondamentale è costituito dalla risata....


Quindi oltre ad essere diventati appassionatamente vostri fans saremo i nuovi frequentatori del vostro blog... attendendo un prossimo incontro dal vivo, magari a Roma con un bel piatto di spaghetti da condividere a casa nostra...A prest...issimo"
alessandro, cristina & Co